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Regolamento di Istituto e di Disciplina

 

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/04/94 n. 297

VISTI gli art. 8 e 9 del DPR 08/03/99, n. 275

VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in vigore,

ritenuto non più in linea coerente con i principi che connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dal 1°/09/2000

 

EMANA

Il seguente regolamento:

 

 

ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali dell’istituto sono: il Collegio Docenti, il Consiglio d’Istituto, la Giunta Esecutiva, il Consiglio di Classe.

Le riunioni degli organi collegiali si svolgono in orari non coincidenti con le attività didattiche.

– Collegio Docenti

Il Collegio Docenti è composto dal Dirigente scolastico e dal personale docente in ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituto.

E’ presieduto dal capo d’istituto che attribuisce le funzioni di segretario ad un docente collaboratore del dirigente.

Il Collegio Docenti rimane in carica un anno e delibera in materia di funzionamento didattico dell’Istituto.

– Consiglio d’Istituto

Il Consiglio d’Istituto è composto di otto rappresentanti dei docenti, quattro rappresentanti dei genitori, quattro studenti, un rappresentante del personale amministrativo e dal Dirigente Scolastico.

Il Consiglio d’Istituto ha validità tre anni e delibera il bilancio preventivo, il conto consuntivo e dispone in ordine dell’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto.

E’ presieduto da un presidente eletto alla prima convocazione tra i rappresentanti dei genitori.

– Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva è composta dal D.S., dal Direttore dei Servizi Amministrativi, che vi partecipano di diritto, da un docente, un rappresentante dei genitori e un rappresentante degli studenti eletti in seno al Consiglio d’Istituto.

– Consiglio di Classe

Il Consiglio di Classe è composto dai docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti eletti nelle assemblee di inizio anno scolastico.

Ha la durata di un anno ed è presieduto dal D.S. o da un suo delegato (coordinatore).

La sola componente dei docenti coordina l’attività didattica ed i rapporti interdisciplinari.

I componenti della comunità scolastica dell’istituto sono:

Il Dirigente Scolastico, il responsabile dei servizi Generali e Amministrativi, i Docenti, il personale ATA, il Responsabile della sicurezza, il presidente del Consiglio d’Istituto, i Rappresentanti di classe, i Rappresentanti sindacali, il Comitato genitori e gli studenti.

Art. 1

Convocazione

L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal presidente dell’Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché della Giunta Esecutiva.

L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto di norma con cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di sedute d’urgenza.

In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.

La convocazione indica gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e ne viene data comunicazione via mail ai componenti e con pubblicazione sul sito web dell’Istituto.

Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

Art. 2

Validità sedute

La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

Art. 3

Discussione ordine del giorno

Il Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui è individuato per legge.

E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’o.d.g. nella successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’o.d.g. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti presenti.

Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposte della G.E.

L’ ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso o.d.g.

Art. 4

Diritti d’intervento

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente hanno diritto di intervenire, secondo l’ordine d’iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.

Art. 5

Votazioni

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro la delibera o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola. Le deliberazioni assunte hanno effetto applicativo immediato dal momento stesso sono assunte.

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta solo quando riguarda determinate o determinabili persone.

La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza ma non del numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che le disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

Art. 6

Verbale delle riunioni

Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli astenuti, questi ultimi se giustificati o no, l’o.d.g.).

Per ogni punto all’o.d.g. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito quindi si dà conto dell’esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.

Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.

I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate e timbrate. I verbali sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno.

Il testo del verbale è affisso all’albo dell’istituto .

Art. 7

Surroga dei componenti

Per la sostituzione di membri elettivi venuti a decadere per qualsiasi causa si procede secondo quanto disposto del art. 22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettuano, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e i membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successivamente senza giustificati motivi.

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni sono date dinanzi all’Organo Collegiale.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.

Art. 8

Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto

La prima convocazione del C.I. immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti è disposta dal Dirigente Scolastico.

Nella prima seduta, il C.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione avviene a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori del C.I. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.

Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti in metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

Il C.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.

Il C.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente Art. 1.

Il Presidente del C.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.

L’ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.

Le sedute del C.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con idoneità del locale ove si svolgono gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.

Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.

La pubblicità degli atti del C.I. avviene mediante affissione in apposito albo dell’istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio,la copia della deliberazione  rimane esposta per un periodo non inferiore ai 10 giorni.

I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta indirizzata al Dirigente Scolastico.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone

Art. 9

Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio d’istituto

Il C.I. della prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli A.T.A., un genitore e uno studente, secondo modalità dal Consiglio stesso e con voto segreto.

Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.

La Giunta esecutiva ove previsto predispone i lavori del C.I

Art. 10

Collegio dei Docenti

Il CD si insedia all’inizio di ciascuna anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle attività,

Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

DIPARTIMENTI disciplinari

  1. Compiti

 

  • Definiscono gli obiettivi, l'articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione
  • Vagliano la scelta delle modalità di verifica e la costruzione di verifiche comuni
    • Propongono innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento
  • Promuovono le proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale
  • Promuovono la sperimentazione di metodologie didattiche plurime.
  1. Composizione dei dipartimenti: sono previsti i seguenti dipartimenti
  • Dipartimento di Matematica e Fisica (CL. CONC A027)
  • Dipartimento di Matematica (CL. CONC A026)
  • Dipartimento di Lettere (CL. CONC A011)
  • Dipartimento di Disegno e Storia dell’Arte (CL. CONC A017)
  • Dipartimento di Scienze (CL. CONC A050)
  • Dipartimento di Lingua Straniera (CL. CONC A024)
  • Dipartimento di Storia e Filosofia (CL. CONC A019)
  • Dipartimento di Scienze Motorie (CL. CONC A048)
  • Dipartimento di IRC

 

  1. Funzionamento

 I Dipartimenti disciplinari, quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa, sono sedi deputate alla ricerca, all'innovazione metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di sostenere un'azione di sistematicità nel campo della didattica per competenze, dell'orientamento didattico-educativo e della valutazione degli apprendimenti. I dipartimenti operano nel pieno rispetto della libertà d'insegnamento del singolo docente all'interno della programmazione individuale, tenuto conto della fisionomia della classe e delle esigenze degli alunni. Ciascun Dipartimento individua, al proprio interno, un docente Responsabile di dipartimento.

 

  1. Compiti del Responsabile del Dipartimento:

D'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività. Su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del Dipartimento, d'intesa con il Dirigente Scolastico, può richiederne la convocazione. Provvede alla verbalizzazione della seduta e produce una sintesi unitaria e condivisa dei diversi lavori provenienti dal Dipartimento.

 

  1. Compiti dei Dipartimenti:

 Premesso che, le tipologie di attività che i Dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e miglioramento che si intendono perseguire, i Dipartimenti possono:

  1. favorire azioni di raccordo tra gli ambiti disciplinari per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all'orientamento e alla valutazione degli apprendimenti;
  2. promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli alunni (anche con riferimento al recupero didattico e sviluppo delle eccellenze);
  3. favorire azioni di innovazione metodologica-didattica, la costruzione di percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali (PCTO), il raccordo con altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni);

Con riferimento alle azioni di natura metodologica alla base dell'insegnare per sviluppare competenze, possono assumere compiti collaborativi in ordine alla progettazione, realizzazione e valutazione dei percorsi formativi anche selezionando e/o producendo materiali a supporto della didattica e predisponendo opportuni strumenti di valutazione dei progressi dei singoli studenti:

-individuare criteri e modalità di valutazione e favorirne la condivisione

-individuare le tipologie e le tematiche per i test di ingresso (solo per le classi prime)

-individuare i bisogni formativi e definire piani di aggiornamento del personale;

-individuare criteri di scelta dei libri di testo e strumenti didattici vari;

-formulare proposte per il piano degli acquisti di libri e attrezzature didattiche specifiche

 

 

Art. 11

Norme di funzionamento dei Consigli di Classe

Il Consiglio di classe è preseduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda della materia sulla quale deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.

Il Consiglio di classe si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle attività concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni.

 

DOCENTI

Art. 12

Indicazioni sui diritti e doveri dei docenti

Ogni insegnante ha diritto alla libertà di insegnamento nel rispetto delle norme costituzionali e delle linee guida del progetto di istituto.

Ogni insegnante ha diritto al rispetto della propria dignità umana e professionale da parte del Dirigente, dei Colleghi, dei genitori e degli alunni.

Ha diritto a partecipare attivamente ai progetti didattico-educativi promossi dalla scuola e di aderire liberamente alle iniziative promosse dall’organizzazioni sindacali nel rispetto della normativa vigente.

I docenti, nel rispetto del proprio orario di lavoro di lavoro e come da CCNL devono essere  presenti in classe almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Il docente della prima ora deve segnalare sul registro elettronico gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare l’avvenuta o la mancata giustificazione. Se l’assenza è superiore a cinque giorni, il docente deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.

In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

Se un alunno richiede di uscire anticipatamente occorre chiedere l’autorizzazione in presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente apporrà sul registro elettronico l’ora in cui l’alunno è uscito.

Il docente è tenuto a trascrivere sul registro elettronico gli argomenti trattati e i compiti assegnati, al fine di consentire agli studenti a ai docenti della classe di raccogliere le informazioni sull’attività svolta.

E’ garantita così la trasparenza della valutazione e di ogni attività svolta, nonché l’informazione su andamento didattico, comportamento e frequenza degli alunni.

Di norma durante le ore di lezione non è consentito far uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o l’addetto del personale ausiliario affinché vigili sulla classe.

I docenti devono prendere visione il piano di evacuazione della scuola, sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza e prontamente comunicare al responsabile della sicurezza le situazioni di pericolo e i danni riscontrati.

Per ragioni di sicurezza, il docente avrà cura di verificare che siano sempre libere le vie di fuga e i varchi di entrata e di uscita dall’aula.

Ogni docente prende visione delle circolari, degli avvisi e delle comunicazioni sulla bacheca del registro elettronico e/o pubblicate sul sito che si intendono così regolarmente notificate

 

 

ALUNNI

Art.13

Diritti e doveri dello studente

Lo studente ha diritto a esser informato sulle norme che regolano la vita della scuola.

L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Lo studente ha la libertà di scelta tra le attività interattive e tra quelle aggiuntive offerte dalla scuola.

Gli studenti stranieri hanno diritto a rispetto della vita culturale e religiosa della comunità a cui appartengono.

Lo studente ha diritto di promuovere iniziative o progetti.

Tutti possono esprimere liberamente le proprie opinioni purché non lesive per le altrui personalità.

Lo studente ha diritto:

  • di conoscere i voti assegnatigli, con la loro motivazione, nell’intento di attivare negli alunni processi di miglioramento;
  • di conoscere i risultati dei compiti in classe;
  • di conoscere sempre le motivazioni di un provvedimento disciplinare;
  • di conoscere le modalità di verifica e i criteri di valutazione.

Giustificazione delle assenze

I genitori dovranno giustificare le assenze attraverso l’accesso al portale ARGO.

Gli alunni maggiorenni hanno diritto all’autogiustificazione delle assenze e degli eventuali ritardi.

Le assenze saltuarie frequenti saranno segnalate dai docenti del consiglio di classe al coordinatore di classe che provvederà ad informare le famiglie.

In caso di astensione collettiva dalle lezioni, il C.d.c. tramite il coordinatore informerà le famiglie e ne richiederà giustificazione.

 

Norme di comportamento

L’entrata a scuola è alle ore 7.55.

Le lezioni avranno inizio in centrale ed in succursale alle ore 8.00; non è possibile entrare in classe a lezione iniziata.

Sarà consentito un solo ingresso alla seconda ora al mese. Al secondo ritardo mensile gli studenti dovranno essere accompagnati da un genitore, altrimenti non sarà consentito l’accesso in aula.

Dopo le ore 8.45 e non oltre le ore 10.00 agli studenti è consentito l’accesso solo in casi eccezionali e documentati; per i minorenni solo se accompagnati da un genitore..

Le uscite anticipate possono avvenire solo e soltanto per gravi motivazioni, per non più di una volta al mese L’alunno dovrà essere prelevato da un genitore, da chi ne fa le veci o da altra persona munita di regolare delega  e copia del documento di identità del genitore delegante.

I ritardi e uscite anticipate saranno annotati sul registro elettronico.

Se l’assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. L’alunno che non giustifica la sua assenza entro tre giorni se minore dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione del coordinatore della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni maggiorenni. Gli studenti che superano il numero limite di ore di assenza previsto dall'art. 14 comma 7 del D.P.R. n.122/2009, non saranno ammessi allo scrutinio finale, fatte salve le deroghe ministeriali e deliberate dal Collegio docenti

Non è assolutamente consentito in nessun caso agli alunni lasciare l’edificio scolastico prima del termine delle lezioni, a meno di condizioni che ricadano in quanto esposto precedentemente.

In caso di astensione collettiva dalle lezioni gli alunni devono presentare regolare giustificazione.

Al cambio d’ora, negli spostamenti da un’aula all’altra e in palestra, all’ingresso e all’uscita, gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è consentito correre, uscire dall’aula senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle classi, affollarsi nei bagni, nei corridoi e spazi comuni

E’ assolutamente vietato fumare.

E’ vietato usare le scale di emergenza, se non nei casi previsti.

Gli alunni possono uscire dall’aula uno per volta, esclusivamente con il permesso del docente e non prima delle ore 9.00

E’ assolutamente vietato manomettere oggetti della scuola, documenti, registri, avvisi, etc…

Non è consentito durante l’orario di lezione l’uso dei cellulari.

Gli alunni possono recarsi nella sala professori, in biblioteca, in palestra e nei laboratori solo se autorizzati.

Lo studente è tenuto a rispettare le norme di sicurezza e il piano di evacuazione.

Lo studente deve aver cura dell’ambiente scuola come importante fattore di formazione e di qualità della vita.

Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, il rispetto anche formale, consono ad una convivenza civile.

Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di classe.

I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.

Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.

Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici, che assicurano con i docenti il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni e che durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.

Gli alunni che, per motivi di salute non potranno frequentare le lezioni di Scienze Motorie dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita ad  apposito certificato medico.

Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale o alle suppellettili della scuola e ne saranno responsabili

Ai sensi dell'art. 7 del DPR 22 giugno 2009, n. 122, che individua i criteri di valutazione del comportamento degli studenti inferiore alla sufficienza nonché ulteriori modalità applicative della nuova tipologia di valutazione, il Consiglio di Classe valuta, in sede di scrutinio intermedio e finale, il comportamento tenuto dagli studenti nel corso dell'anno scolastico anche sulla base del seguenti ulteriori criteri:

  • livello di consapevolezza della cultura e dei valori della cittadinanza e della convivenza civile (accoglienza e solidarietà — rispetto dell'altrui opinione, dell'altrui libertà e dell'altrui dignità — integrazione nella comunità scolastica);
  • rispetto delle disposizioni normative vigenti (regolamento di Istituto — statuto delle studentesse e degli studenti — patto educativo di corresponsabilità);
  • modalità di esercizio dei diritti (riunioni, associazioni e assemblee — manifestazione del dissenso — autoconsapevolezza, autodeterminazione ed effetti conseguenti);
  • grado di adempimento dei doveri (frequenza delle lezioni, partecipazione attiva alle attività didattico-educative, ingressi posticipati e uscite anticipate, regolarità nelle giustificazioni, assenza collettive — rispetto delle disposizioni organizzative e di sicurezza delle strutture, dei macchinari, dei sussidi didattici e del patrimonio scolastico in genere — riconoscimento dei ruoli e delle funzioni del personale scolastico);
  • comportamento assunti nel corso degli interventi educativi attivati anche fuori dalla sede scolastica (Viaggi di istruzione e visite guidate, scambi culturali, Manifestazioni culturali e scientifiche, celebrazioni, Stage, PCTO, cineforum, ...);

Le sanzioni disciplinari sono: il richiamo orale, l'annotazione sul registro, l'allontanamento dalla lezione, l'ammonizione scritta, l'allontanamento dalla comunità scolastica. Il richiamo orale, l'annotazione scritta sul registro elettronico e l'allontanamento dalla lezione, sempre adeguatamente motivati, sono comunicati agli studenti. L'ammonizione scritta e l'allontanamento dalla comunità scolastica sono comunicate anche alle famiglie degli interessati.

Il richiamo orale, l'annotazione sul registro e l'allontanamento dalla lezione vengono comminati dal docente che rileva l'infrazione; tali sanzioni hanno la funzione di attivare un confronto educativo tra lo studente e il docente.

Art. 14

Assemblee studentesche di istituto

Gli alunni hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dagli articoli 12, 13 e 14 TU del 16/04/94 n.297.

L’assemblea di istituto è un diritto degli studenti, essa è un importante momento partecipativo dell’attività scolastica e tutti gli organi e le componenti dell’Istituto debbono impegnarsi a favorirne la migliore riuscita possibile.

Gli studenti, eletti nel consiglio di classe, possono dar vita ad un comitato studentesco che insieme con il Presidente eletto dall’assemblea d’Istituto garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea d’Istituto e ne organizza i lavori.

La data di convocazione e l’o.d.g. devono essere presentati al dirigente Scolastico almeno cinque giorni prima del previsto svolgimento. Per quattro volte l’anno gli studenti possono richiedere la partecipazione all’assemblea di esperti di problemi sociali, culturali, artistici, scientifici, previa comunicazione al Dirigente Scolastico degli argomenti all’o.d.g.

La partecipazione degli esperti deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto, per cui la richiesta di tali assemblee sarà avanzata almeno trenta giorni prima della data prevista.

E’ consentita un’assemblea di istituto al mese e non possono aver luogo assemblee nei 30 giorni che precedono l’ultimo giorno di scuola.

La modalità di articolazione dell’assemblea di istituto è così regolamentata:

–  L’assemblea, richiesta per la giornata prestabilita, si svolgerà nel locale della palestra (o in altro ambiente scolastico, se necessario) e avrà inizio a partire dalle ore 8.00, per terminare nel momento in cui gli studenti stessi ne decreteranno lo scioglimento, il che determinerà anche il termine della loro permanenza a scuola.

–  L’ingresso degli studenti sarà possibile fino alle ore 9.00 dopodiché i cancelli verranno chiusi e sarà consentita solo l’uscita.

– La partecipazione, come da normativa vigente, è libera.

– Ai fini della applicazione della normativa sulla sicurezza e non ai fini del computo delle assenze, la presenza degli alunni partecipanti verrà rilevata mediante firme in entrata e in uscita, su apposito registro posto all’ingresso della scuola che a fine assemblea sarà consegnato ad  uno dei collaboratori del Dirigente Scolastico o in segreteria.

– L’organizzazione per la vigilanza da parte del personale docente sarà curata dall’ufficio di presidenza.

– La data dell’Assemblea d’Istituto e l’o.d.g. verranno comunicati di volta in volta attraverso i consueti canali d’informazione dell’Istituto.

L’assemblea d’istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco d’istituto o su richiesta del 10% degli alunni.

Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatare l’impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca d’istituto.

GENITORI

Art.15

Indicazioni

I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:

  • trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
  • stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproco e di fattivo sostegno;
  • partecipare con regolarità alle riunioni previste;
  • favorire la partecipazione dei figli alle attività programmate dalla scuola;
  • osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
  • sostenere gli insegnanti controllando le esecuzioni dei compiti a casa.

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato poiché non sempre sarà possibile garantire un normale svolgimento delle lezioni e sarà, quindi, necessario anticipare l’uscita.

Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando all’assemblea di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.

 

Art. 16

Diritto di Assemblea

I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.

Le assemblee si svolgono fuori dall’orario delle lezioni.

L’assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di scuola.

Art. 17

Assemblea di classe

L’assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di classe.

E’ convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta:

  • dai docenti;
  • da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

Il Presidente richiede per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.

L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

Dei lavori dell’assemblea è redatto succinto verbale a cura di uno dei componenti.

Una copia del verbale è inviata alla Presidenza.

Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti della classe.

Art. 18

Assemblea di scuola

L’ assemblea è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di classe, eletto dall’assemblea.

L’assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni.

La convocazione può essere richiesta:

da un terzo dei genitori componenti il consiglio di classe; dalla metà degli insegnanti di scuola;

da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

Il Presidente richiede per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.

L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

Dei lavori dell’assemblea è redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell’assemblea.

Copia del verbale è inviata alla scuola.

Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente e gli insegnanti.

Art. 19

Accesso dei genitori visitatori dei locali scolastici

Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi nel corso delle attività didattiche.

I genitori possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti e/o per appuntamento. 

 

 

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art.  20

Doveri del personale amministrativo

Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e alla valorizzazione delle loro competenze, e decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

Il personale amministrativo non può utilizzare i telefoni cellulari durante gli orari di lavoro.

Il personale amministrativo cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

Il personale amministrativo collabora con i docenti.

La qualità del rapporto col pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.

Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

 

 

COLLABORATORI SCOLASTICI

Art.21

Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici

I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.

In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

I collaboratori scolastici:

  • vigilano l’ingresso e l’uscita degli alunni;
  • sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti per qualsiasi evenienza;
  • collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
  • comunicano immediatamente al DS o ai suoi collaboratori l’eventuale assenza dell’insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita;
  • collaborano con i docenti nella raccolta e circolazione delle informazioni;
  • favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap;
  • possono svolgere su accertata disponibilità funzione di accompagnatori durante i viaggi e le visite d’istruzione;
  • sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell’insegnante;
  • impediscono con le buone maniere che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo ed intelligenza alle loro classi;
  • sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
  • evitano di parlare ad alta voce;
  • tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
  • provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia, con acqua e detersivi disinfettanti, dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
  • non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal D.S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
  • invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico ad uscire dalla scuola;
  • prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di classe, dei Collegi dei docenti o dei Consigli d’istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio;
  • sorvegliano l’uscita delle classi dai cancelli esterni prima di dare inizio alle pulizie.

I collaboratori scolastici, ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria, segnalano, sempre in segreteria l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

I collaboratori scolastici accolgono il genitore dell’alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata e portano il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, nella classe dell’alunno, dove il docente dell’ora provvederà all’annotazione dell’autorizzazione sul registro di classe.

A termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:

  • che tutte le luci siano spente;
  • che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
  • che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
  • che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
  • che siano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
  • gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.

I collaboratori scolastici devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità e l’efficienza delle vie di esodo.

 

 

LABORATORI

Art. 22

Uso dei laboratori e aule speciali

I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal D.S.G.A. all’inizio di ogni anno alla responsabilità dei docenti che hanno il compito di curare il calendario d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature ecc.

In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il docente di turno, è tenuto ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza al fine di individuare eventuali responsabilità.

Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.

L’insegnante avrà cura, all’inizio e alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni strumentazione e se dovesse rivelare danni, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al D.S.G.A.

Art. 23

Sala e strutture audiovisive

La prenotazione per l’utilizzazione degli strumenti audiovisivi dovrà avvenire solo per richiesta al personale addetto.

Art. 24

Utilizzo della palestra e delle infrastrutture sportive dell’istituto

In relazione all’orario di svolgimento delle scienze motorie, nella previsione che comportino tanto attività teorica che tecnico-pratica, si precisa che le attività potranno essere svolte con non più di due classi nella palestra in succursale; non più di due classi nella palestra della sede centrale; non più di due classi nella palestra scoperta della sede centrale. Si raccomanda, come consueto, ogni cautela nello svolgimento delle attività, con riguardo alla normativa sulla sicurezza, alla tutela della salute e alla prevenzione degli infortuni. In caso di condizioni meteo avverse, (o di condizioni di inagibilità del manto esterno) non si potrà svolgere attività alcuna nella palestra scoperta. Si confida nel consueto impegno dei docenti interessati, ad assicurare comportamenti degli alunni, volti a preservare soprattutto in caso di attività nella palestra scoperta, le condizioni che rispettino il regolare e contemporaneo svolgimento delle altre attività di didattica e verifica in corso nelle aule.

Il Dirigente Scolastico predispone gli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare per consentire quanto più possibile l’uso delle palestre, che come noto, sono anche condivise con altro Istituto, e al coordinamento delle iniziative extracurricolari.

La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.

Art. 25

Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione

Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrici, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. E’ escluso l’utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.

L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti è riservato solo ed esclusivamente al personale incaricato.

I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo il materiale da riprodurre.

L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.

Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Art. 26

Servizio Bar

L’accesso al bar è consentito agli alunni dalle ore 9.00. Per non creare affollamento si può accedere al bar secondo i piani in cui è dislocata l’aula a orari stabiliti.

 

 

SICUREZZA

Art. 27

Norme di comportamento

Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possono distrarre o arrecare danni ai compagni di lavoro.

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni riservate al proprio superiore.

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori.

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione.

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza, in caso di dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore.

Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. È opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salire che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandola al muro né spostarla se su di esse vi sono delle persone.

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc…), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione.

Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto.

Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro.

Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata.

In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulla circostanza dell’evento.

Se è usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare le scorte.

Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati.

Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro.

Ad operare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.

In caso di spostamento manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti.

Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.

Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola.

Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso.

L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni.

Art. 28 I

Indicazioni relative alla normativa sulla “Sicurezza a Scuola”

Al fine di tutelare al massimo la salute di tutti coloro che operano nella comunità scolastica, si raccomanda, a tutto il personale in servizio, agli allievi, ai genitori ed a tutti i visitatori frequentanti, di prestare la massima cura e attenzione alle disposizioni in materia di Sicurezza, assumendo un comportamento attivo nella diffusione della “Cultura della Sicurezza a scuola”.

Ai sensi della normativa vigente si raccomanda di attenersi alle comunicazioni ed indicazioni del Dirigente Scolastico in materia di Sicurezza e Prevenzione e in particolare di :

  • Rispettare i divieti di accesso a persone e mezzi, nelle zone interdette per motivi di sicurezza, sia negli spazi interni che esterni all’Istituto.  
  • Non utilizzare le uscite di emergenza durante l’ordinario svolgimento dell’attività scolastica e in assenza di specifiche disposizioni.
  • Non manomettere quadri elettrici e idraulici, estintori o altri ausili in dotazione alla scuola.
  • Non sostare nei corridoi intralciando il deflusso ordinato delle persone, in particolar modo durante l’orario di ingresso, uscita e cambio di ora o di classe e al momento di recarsi e fare ritorno dalla palestra
  • Tenere sempre libere da persone e cose i corridoi, le scale, le vie di fuga e di esodo e le uscite di emergenza.
  • Tenere sempre liberi da persone o cose gli spazi esterni destinati a “Punto di raccolta in caso di emergenza”.
  • Prestare la massima attenzione alla disposizione di banchi, sedie e altre suppellettili, nelle aule, nei laboratori e in palestra, allo scopo di mantenere sempre liberi gli spazi di uscita ed esodo dai vari ambienti.
  • Rispettare, in caso di sosta di autoveicoli e motoveicoli, gli spazi destinati a “Punti di raccolta per l’emergenza” e ottemperare al dovere di transitare ordinatamente solo prima dell’entrata degli alunni e successivamente alla loro uscita.
  • Prendere visione del DVR pubblicato sul sito di Istituto.
  • Prendere visione del Piano di Emergenza/Evacuazione pubblicato sul sito di Istituto.
  • Segnalare tempestivamente agli uffici di Direzione ed agli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (vedi organigramma riportato nel “Piano di Emergenza/Evacuazione) ogni situazione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e delle cose..

 

COMUNICAZIONI

Art. 29

Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.

È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc…) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).

È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, nell’apposita bacheca.

La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico se non autorizzato dal Consiglio d’istituto.

Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

Per gli alunni si prevede di:

  • Distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della scuola;
  • Autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello comunale e comprensoriale inviato da Enti istituzionali;
  • Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisce ad iniziative ad attività sul territorio, gestite da Enti, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l’iniziativa non persegua fini di lucro.

Art. 30

Informazione sul Piano dell’offerta formativa

All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.

Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari  inserite sul portale Argo (Bacheca elettronica della classe) e sul sito dell’Istituto. In forma ufficiale è adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere portati a conoscenza di tutti.

 

ACCESSO DEL PUBBLICO

Art.31

Accesso di estranei ai locali scolastici

Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, al DS. Gli esperti permarranno nei locali scolastici per il tempo necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza nella classe resta del docente.

Nessun’altra persona estranea o comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal DS o suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

Dopo l’entrata degli alunni saranno chiuse le porte d’accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

Chiunque ha libero accesso, durante l’ora di apertura della scuola, al locale dove si trova l’albo d’Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’ Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi.

I tecnici che operano alle dipendenze dell’Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni.

I signori rappresentati ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.

 

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA

Art. 32

Accesso e sosta

E’ consentito l’accesso con la macchina nel cortile della scuola ai genitori o chi ne fa le veci degli alunni portatori di handicap per un ingresso ad una uscita più agevoli e lontani dal flusso di altri alunni.

In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il DS può adattare provvedimenti opportuni.

Art. 33

Visite guidate, lezioni itineranti, viaggi di istruzione

Tali attività vanno considerate come parte integrante delle attività didattiche curricolare e devono essere coerenti con le programmazioni didattiche e seguire un percorso anche per più anni.

La lezione itinerante, la visita guidata sul territorio di un solo giorno è programmata dal C.d.c. con le motivazioni didattiche e culturali della meta e dell’itinerario previsto.

Il C.d.c. dovrà procurarsi le autorizzazioni per i minori e le comunicazioni di presa visione da parte dei genitori dei maggiorenni.

La commissione viaggi, nominata dal D.S. coordina le iniziative e mantiene i rapporti con i consigli di classe nella fase di programmazione e nella fase di attuazione.

L’onere finanziario per le visite guidate ed i viaggi d’istruzione ricade sugli alunni. La partecipazione degli alunni deve avvenire per classi intere e in ogni modo in misura orientativamente non inferiore al 66% (i due terzi)del numero totale della classe.

Il consiglio di classe che propone il viaggio deve garantire l’accompagnamento. Nel caso in cui l’accompagnatore venga meno all’ultimo momento, per gravi motivi, sarà sostituito da un altro docente del Consiglio di classe designato dal Preside.

E’ vietato organizzare viaggi nell’ultimo mese di lezione.

 

Art. 34

Criteri d'iscrizione e sezioni di appartenenza

Criteri di precedenza in caso di richieste di iscrizione in eccedenza. Deliberazione Consiglio d’Istituto n. 170 del 01/12/2021.

Le domande di iscrizione possono essere accolte entro il limite massimo dei posti disponibili complessivamente nella singola istituzione scolastica definito sulla base delle risorse in organico, al numero e alla capienza delle aule e dei piani utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli enti locali competenti. Relativamente alla ricettività della struttura, come per lo scorso anno, sarà possibile ospitare presumibilmente non più di dieci classi tra sede centrale e succursale.

Solo in caso di eccedenza delle domande d’iscrizione, nel rispetto dell’Ordinanza Ministeriale, il Consiglio d’Istituto all’unanimità, ha deliberato l’adozione dei seguenti criteri di precedenza nell’ammissione delle domande di iscrizione alle classi prime per l’a.s. 2022/2023.

Tali criteri sono riportati in ordine di priorità e per un totale complessivo di n° 270 alunni:

  1. Alunni interni non ammessi alla classe successiva; 
  2. Alunni con sorelle/fratelli frequentanti l’Istituto nell’a.s. 2021/2022;
  3. Alunni residenti nella 1^ Municipalità del Comune di Napoli alla data del 28.01.2022;
  4. Alunni residenti in Municipalità viciniori e confinanti con la 1^ Municipalità;
  5. Alunni residenti in altre Municipalità del Comune di Napoli;
  6. Alunni residenti in altri Comuni.

              In caso di esubero e quale extrema ratio, si procederà al sorteggio esclusivamente fra i candidati inseriti nel medesimo punto di priorità e nell’ordine esposto, in seguito si procederà all’inoltro delle domande d’iscrizioni in esubero ad altro Istituto.

               Non saranno stilate graduatorie né liste di attesa.

              Non può essere data priorità alle domande d’iscrizione in ragione della data d’invio della stessa, così come registrata dalla piattaforma ministeriale.

              Relativamente alle sezioni si precisa che, verranno preliminarmente formati i gruppi-classe a cura della commissione di lavoro appositamente costituita, secondo criteri che rispettino l’eterogeneità in quanto a provenienza scolastica e voto ottenuto all’esame di licenza media e osservando, per quanto possibile, l’equilibrio numerico tra studenti maschi e femmine. Successivamente, ogni gruppo-classe verrà abbinato alle sezioni tramite sorteggio. È data possibilità di indicare il nome di un compagno con il quale essere inserito nello stesso gruppo-classe. La richiesta è valida se effettuata reciprocamente tra i due alunni.

              Le famiglie possono indicare una seconda Istituzione Scolastica cui l’Istituto farà pervenire la domanda di iscrizione in caso di esubero. Esaminate le istanze, in caso di mancato accoglimento, le famiglie ne avranno comunicazione attraverso il sistema informativo ministeriale predisposto. Come premesso, all'atto dell'iscrizione viene data la possibilità di indicare un compagno con cui condividere lo stesso gruppo di appartenenza e quindi frequentare la stessa classe, ma si ribadisce che l'abbinamento tra gruppo classe e sezione avviene per sorteggio e si precisa che non sarà possibile effettuare cambi di sezione se non in caso di reciprocità tra le richieste e per istanze presentate entro e non oltre i sette giorni successivi all'espletamento del sorteggio stesso.

 Le istanze di iscrizione per le classi successive alle prime verranno prese in considerazione solo in misura strettamente connessa  alle reali disponibilità rilevate in Istituto, per ragioni legate alla ricettività della struttura e alla capienza di spazi e ambienti. Qualora, in base a quanto appena esposto, l’istanza venga accolta, non sarà possibile indicare la scelta della sezione. Per tutte le classi, anche successive alle prime, e nel rispetto di quanto precedentemente esposto in ordine ai criteri di iscrizione, si precisa che, non sarà possibile effettuare cambi di sezione nel corso dell’anno per le seguenti motivazioni:

  • per il dovuto adattamento reciproco tra le componenti della scuola che è anche esperienza propedeutica al corretto proseguimento degli studi (universitari) che non prevede certo la facoltà di scegliere cattedre o docenti all’interno del percorso di studi prescelto;
  • per rispetto cui si è tenuti della professionalità dei docenti assegnati alle classi e della loro libertà di insegnamento;
  • per il regolare svolgimento della programmazione didattica e per la continuità formativa ed educativa;
  • per la cura e l’attenzione logistico-organizzativa riservata dal gruppo di lavoro preposto alla formazione delle classi e alla disposizione delle stesse nei vari ambienti.

È fatta salva la possibilità, per gli alunni non ammessi alla classe successiva, di accedere ad una sezione diversa da quella frequentata, sempre secondo disponibilità e con istanza presentata entro il 30 giugno dell’a.s. in corso

 

Art. 35 Classi successive e sezioni di appartenenza

Come premesso, in relazione alla formazione dei gruppi a cura della commissione preposta, all'atto dell'iscrizione viene data la possibilità di indicare un compagno con cui condividere lo stesso gruppo di appartenenza e quindi la stessa classe e l'abbinamento tra gruppo classe e sezione avviene per sorteggio, si precisa che non sarà possibile effettuare cambi di sezione se non in caso di reciprocità tra le richieste e per istanze presentate entro e non oltre i sette giorni successivi all'espletamento del sorteggio stesso.

Iscrizioni Classi successive alle prime.

Le istanze di iscrizione per le classi successive alle prime verranno prese in considerazione solo in misura strettamente connessa alle reali disponibilità rilevate in Istituto, per ragioni logistiche legate alla ricettività della struttura e alla capienza di spazi e ambienti. Non sarà possibile, in caso di accettazione dell’istanza, indicare la scelta della sezione.

Sezioni di appartenenza

 Per tutte le classi e nel rispetto di quanto precedentemente esposto in ordine ai criteri di iscrizione, si precisa che per le motivazioni esposte, non sarà possibile effettuare cambi di sezione:

per il dovuto adattamento reciproco tra le componenti della scuola che è anche esperienza propedeutica al corretto proseguimento degli studi (universitari) che non prevede certo la facoltà di scegliere cattedre o docenti all’interno del percorso di studi prescelto;

nel rispetto della professionalità dei docenti assegnati alle classi e della loro libertà di insegnamento;

per il regolare svolgimento della programmazione didattica;

per la continuità formativa ed educativa;

per ragioni organizzative e logistiche legate al lavoro di formazione delle classi e alla disposizione delle stesse nei vari ambienti;

per l’ordinato andamento delle attività lavorative di tutto il personale che non può certo ottemperare al pervenire continuativo di istanze irricevibili.

E’ fatta salva la possibilità per gli alunni non ammessi alla classe successiva, la cui istanza deve essere presentata entro il 30 giugno dell’a.s. in corso

 

 

USO DEI CELLULARI

 

Il fenomeno dilagante e l’uso non controllato del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresentano elementi di distrazione nell’impegno quotidiano scolastico sia per chi lo usa che per i compagni, e compromette il corretto svolgimento delle attività didattiche e delle procedure di verifica e valutazione, nonché il rispetto delle regole poste a presidio del valore della legalità e di una corretta convivenza civile.

Come in quasi tutti i Paesi europei, anche in Italia l’uso del cellulare è vietato. Lo ha disposto il Ministro dell’Istruzione con una Direttiva  del 15/03/2007, che ne regolamenta l’uso a scuola, con esplicito divieto durante le lezioni.

La normativa vigente (DPR n.249 del 24/06/98, Circolare n.362 del 24/08/98, DM n.30 del 15/03/07 e DM n.104 del 30/11/07) non consente agli alunni l’uso personale di ogni tipo di dispositivo cellulare a scuola, se non condiviso con i docenti a fini didattici.

La violazione di tale dovere configura, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati a prevenire e scoraggiare tali comportamenti nella logica educativa propria dell’istituzione scolastica e prevede l’irrogazione delle sanzioni disciplinari appositamente individuate, in sede di regolamentazione di istituto, partendo dall’ammonimento e fino alla sospensione dalle lezioni.

Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento e apprendimento, del resto, opera anche nei confronti del personale, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e dalla necessità di assicurare, all’interno della comunità scolastica, le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti.

Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. La scuola continuerà, in ogni caso, a garantire, come è sempre avvenuto, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa.

 

Quindi è vietato l’utilizzo del telefono cellulare e dei vari dispositivi elettronici durante le attività scolastiche del mattino, comprese le uscite dall’aula per qualsiasi motivo personale.

È altresì vietato l’uso del telefono cellulare nelle attività pomeridiane in cui siano coinvolti  alunni della scuola.

Il divieto di utilizzare il cellulare è da intendersi rivolto a tutti: personale docente, non docente e alunni.

Il divieto è così regolamentato:

  1. E’ vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento (wolkman, mp3, ipod, ipad, notebook, fotocamera, videocamera, ecc.) durante le attività didattiche, in tutti i locali della scuola, se non diversamente disposto dal docente.
  2. I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente custoditi e depositati negli zaini, nei borsoni o nei giacconi, giammai sul banco né tra le mani.
  3. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, potranno essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti in ogni scuola, in vicepresidenza, o in segreteria. Il docente potrà concedere l’autorizzazione solo al più rapido uso della rubrica del cellulare, previa richiesta formale da parte dello studente.
  4. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o qualsiasi altro dispositivo durante una verifica scritta (compiti in classe, esami conclusivi, test, ecc.), la stessa sarà ritirata e non dovranno essere previste prove di recupero.
  5. All’interno di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l’attività didattica come palestre, aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di esplicita autorizzazione del docente responsabile.
  6. La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative della scuola, come da tabella allegata.

I genitori rispondono direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi arrechino danno a sé stessi o agli altri con obbligo di risarcimento. Le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’istituto, nello spirito della corresponsabilità educativa.

Eventuali fotografie o riprese fatte con telefoni cellulari all’interno della scuola e nelle sue pertinenze, senza il consenso scritto della/e persona/e, si configurano come violazione della privacy e quindi perseguibili per legge oltre ad essere sanzionate, secondo la tabella.

I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in tutti gli spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate in modo tempestivo alla dirigenza e saranno materia di valutazione disciplinare.

La scuola perseguirà, secondo l’ordinamento vigente, qualsiasi utilizzo dei Social network che risulti improprio e/o dannoso per l’immagine e il prestigio dell’Istituzione Scolastica, degli operatori scolastici, degli alunni.

I divieti e le relative sanzioni si estendono anche a tutti i dispositivi tecnologici in possesso degli alunni.

Si ricorda che il divieto d’uso del cellulare a scuola risponde anche all’esigenza educativa tesa a favorire le relazioni dirette tra le persone.

 

MANCANZA DISCIPLINARE

frequenza

SANZIONE DISCIPLINARE

Organo competente

 

 

 

1

 

 

Lo studente ha il cellulare e/o il dispositivo in mano o sul banco

 (anche spento)

a) 1°volta

 

 

 

 

b) 2°volta

Richiamo verbale con annotazione sul registro on-line.

 

Annotazione sul registro on-line, visibile alla famiglia, ritiro temporaneo  del cellulare e/o del dispositivo, da consegnare al genitore, previa comunicazione.

 

Docente

 

Docente coordinatore

 

Dirigente

 

 

 

 

 

 

 

2

 

 

 

 

 

Utilizzo del cellulare durante l’attività didattica in tutti i locali o spazi scolastici o di pertinenza

a) 1°volta

 

 

 

 

 

b)2°,3°volta

 e uso reiterato

Ritiro immediato del cellulare, da custodire in busta chiusa con firma del docente, da riconsegnare ai genitori.

+ Nota sul registro on-line, visibile alla famiglia.

 

Annotazione sul registro on-line, visibile alla famiglia;

Adozione provvedimenti disciplinari:

-Sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni;

-Valutazione 6 del comportamento;

-Esclusione dalla partecipazione ai viaggi d’istruzione e/o uscite didattiche;

-Convocazione genitori.

Docente

 

Docente coordinatore

 

Dirigente

 

Il Consiglio di classe delibera l’adozione dei provvedimenti disciplinari, modulandone la sanzione.

 

 

3

 

Uso del cellulare e/o dispositivo, per chiamate e/o messaggi o altri usi non consentiti, come giochi, ascoltare musica, ecc .

 

-Annotazione sul registro on-line;

-Comunicazione al DS e alla famiglia;

-Provvedimento disciplinare di sospensione con obbligo di frequenza da 1 a 5 giorni, a discrezione del consiglio di classe.

 

 

Il Consiglio di classe

 

 

4

 

Uso del cellulare e/o dispositivo durante una verifica scritta

 

-Ritiro della verifica e valutazione gravemente insufficiente della stessa;

-nota sul registro on-line, visibile alla  famiglia;

-Convocazione genitori.

 

 

Docente

 

 

Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme vigenti 

 

 

 

 

REGOLAMENTO  DI  DISCIPLINA

  1. PREMESSA

Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. La successione delle sanzioni, pertanto, non è, né deve essere, automatica: mancanze lievi, anche se reiterate, possono rimanere oggetto di sanzioni leggere; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.

1.1 La sanzione deve essere tempestiva per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.

1.2 Le sanzioni possono essere date anche per mancanze commesse fuori della scuola, ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico.

1.3 La convocazione dei genitori non si configura come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di ricerca di una concreta strategia di recupero.

1.4 Le sanzioni per mancanze disciplinari devono ispirarsi ai principi della finalità educativa, della responsabilità individuale, della trasparenza e della proporzionalità della riparazione del danno. È sempre possibile la conversione della sanzione nello svolgimento di attività in favore della scuola. Potrà essere inoltre attuato un intervento rieducativo basato sulla trasmissione di informazioni relative alle disposizioni di legge e di nozioni di educazione civica.

1.5 I comportamenti che possono configurare mancanze disciplinari e le relative sanzioni collegate sono individuate nelle tabelle A, B e C allegate al presente regolamento. Le sanzioni indicate nelle tabelle sono da intendersi in ordine progressivo di applicazione.

1.6 La persona che individua la mancanza, o che ne viene a conoscenza, deve darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

1.7 Il Dirigente Scolastico, considerata l’entità della mancanza segnalata, valuterà l’opportunità di richiamare l’allievo verbalmente o per iscritto, oppure di convocare il Consiglio di Classe ovvero il Consiglio d’Istituto per una eventuale sanzione maggiore.

1.8 Nessun allievo potrà essere sottoposto a sanzione senza aver avuto la possibilità di esporre le proprie ragioni.

1.9 Contro le sanzioni disciplinari di cui agli articoli precedenti è possibile presentare ricorso all’Organo di garanzia interno alla scuola entro 15 giorni dalla data della avvenuta notifica della sanzione.

1.10 Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-didattica si può ricorrere a sanzioni per tutto un gruppo.

1.11 Nel caso di sanzioni che prevedano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni, l’istituto, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

 1.12 Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme e allo spirito dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (DPR 249 del 24.06.98) come modificato e integrato dal DPR 235 del 21.11.07.

 

  1.  MODALITA’ DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI

2.1 Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni verbalmente ovvero per iscritto.

2.2 Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati, comunicando la data e l’ora di riunione con il DS o suo delegato ovvero dell’Organo Collegiale.

2.3 Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di Classe ovvero il Consiglio d’Istituto procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio possesso.

2.4 Gli organi collegiali sanzionano anche senza aver acquisito nei termini assegnati le giustificazioni da parte dello studente.

2.5 L’allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni può prevedere, a discrezione dell’Organo che commina la sanzione:

  • L’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;
  • L’obbligo di frequenza per alcune attività scolastiche;
  • L’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche curriculari;  
  • La non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili.

2.6 Su proposta del Consiglio di Classe ovvero del Consiglio d’Istituto per le sanzioni di relativa competenza può essere offerta allo studente, su richiesta di quest’ultimo, la possibilità di convertire la sospensione con attività di valore pedagogico-educativo, anche in favore della comunità scolastica.

2.7 In caso di sanzione con sospensione sarà data comunicazione scritta ai genitori a cura del Dirigente Scolastico; in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento.  

 

  1. ORGANO DI GARANZIA

3.1 L’Organo di Garanzia interno alla scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza, da un docente e da un genitore designati dal Consiglio di Istituto, e da uno studente eletto dagli alunni. Per ciascuna componente di cui sopra, ad esclusione del Presidente, viene designato anche un membro supplente che subentrerà al membro titolare in caso di assenza ovvero di incompatibilità di quest’ultimo.

3.2 La designazione dei componenti dell’Organo di garanzia è annuale ed avviene da parte degli Organi Collegiali competenti entro il 30 ottobre di ciascun anno scolastico.

3.3 Fino a tale nuova designazione annuale dei propri componenti l’Organo di Garanzia rimane in funzione con i componenti eletti nell’anno scolastico precedente.

3.4 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro e non oltre 15 giorni dalla avvenuta notifica, da parte dei genitori e degli alunni maggiorenni all’Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva entro il termine di 10 giorni dalla acquisizione del ricorso (fa fede la data di acquisizione al protocollo d’Istituto).

3.5 L’Organo di Garanzia Interno decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgono all’interno della scuola, in merito all’applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

 

  1.  REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA

4.1 Qualora l’avente diritto avanzi ricorso, che deve essere presentato per iscritto, il Presidente dell’Organo di Garanzia, preso atto dell’istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti dell’Organo entro e non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.

4.2 La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta,  il segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto ai membri dell’Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.

4.3 Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell’assenza.

4.4 Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese e non è prevista l’astensione. Per la validità delle determinazioni è sufficiente la metà più uno dei componenti presenti. In caso di parità di voti il voto del Presidente ha valore doppio.

4.5 Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente acquisire tutti gli elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto della convocazione.

4.6 L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.

 

TABELLA A

INFRAZIONI DISCIPLINARI  NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI, INDIVIDUABILI

 

DOVERI

 (art.3 dello statuto)

 

COMPORTAMENTI

infrazioni ai “doveri”

 

 

 

SANZIONE

 

 

ORGANO COMPETENTE

FREQUENZA REGOLARE Comportamenti individuali che non compromettano il regolare svolgimento delle attività didattiche garantite dal curricolo

-Elevato numero di assenze;

-Assenze ingiustificate;

-Assenze strategiche; 

-Ritardi e uscite anticipate non giustificabili; 

-Ritardi al rientro intervalli o al cambio di ora

-Ammonizione orale; 

-Ammonizione scritta sul registro di classe; 

-Recupero obbligatorio delle ore perse; 

-Valutazione della condotta in sede di Consiglio di classe

-Docente 

 

-Il Consiglio di classe (D.S., docenti, rappresentanti studenti e genitori)

 

 

 

 

 

 

 

 

RISPETTO DEGLI ALTRI Comportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali”

-Insulti, gesti, termini volgari e offensivi tra studenti e verso i docenti;

-Comportamenti scorretti durante le lezioni; 

-Non rispetto del materiale altrui; 

-Interruzioni continue del ritmo delle lezioni, per richieste di uscita dall’aula o simili;

-Atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri studenti;

-Plagio;

-Utilizzo di cellulari o altri dispositivi elettronici durante le ore di attività didattica che non configuri reato in funzione delle normative.

Vedi allegato A1 al regolamento d’istituto.

 

 

 

-Ammonizione scritta;

 

 

 

 

-Allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni;

 

 

 

-Ritiro temporaneo del cellulare (come allegato A1 al regolamento d’istituto).

 

 

 

 

 

Docente 

 

 

 

Dirigente Scolastico

 

 

 

Il Consiglio di classe

(D.S., docenti, rappresentanti studenti

 e genitori)

 

 

 

 

 

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE

Comportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui

 

-Infrazione al divieto di fumo all’interno dell’Istituto, sulle scale, all’ingresso e nei bagni;

-Violazioni involontarie dei

regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati;

-Sosta sulle scale esterne;

-Sosta sulle scale esterne per fumare o consumare cibo e bevande o telefonare;

-Consumo di cibo e bevande nei laboratori;

-Lanci di oggetti non contundenti;

-Violazione involontaria delle norme sulla sicurezza fissate dal Piano d’Istituto ovvero dal Dirigente Scolastico

 

 

 

 

Ammonizione scritta;

 

 

 

 

 

 

Risarcimento dei danni provocati

 

 

 

Docente o responsabile di

settore

 

 

Il Dirigente Scolastico

ovvero il Consiglio di classe (D.S., docenti, rappresentanti studenti

e genitori

 

 

Il Docente Responsabile incaricato

 

 

 

 

 

 

RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE Comportamenti individuali che non danneggino le strutture e le attrezzature didattiche

-Mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente;

 

-Sosta sulle scale esterne per fumare o consumare cibo e bevande o telefonare;

 

-Mancato utilizzo dei cestini per i rifiuti;

 

-Incisione di banchi/porte;

 

-Danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratori ecc;

 

-Scritte su muri, porte e banchi…

 

 

 

 

Ammonizione scritta;

 

 

 

 

Riparazione del danno;

 

 

 

Risarcimento dei danni provocati.

 

 

 

 

 

Il Dirigente Scolastico ovvero il responsabile di settore

 

 

Il Consiglio di classe

(D.S., docenti, rappresentanti studenti

e genitori)

 

TABELLA B

INFRAZIONI  DISCIPLINARI GRAVI  E  INDIVIDUALI

DOVERI

 (art.3 dello statuto)

COMPORTAMENTI infrazioni gravi

SANZIONE

ORGANO COMPETENTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RISPETTO DEGLI ALTRI (compagni, docenti, personale non docente)

-Ricorso alla violenza all’interno di una discussione;

-Atti che mettano in pericolo l’incolumità altrui;

-Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui;

-Lancio di oggetti contundenti;

-Propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone;

-Utilizzo di cellulari o di altri dispositivi elettronici nell’Istituto durante le ore di attività didattica con grave violazione delle normative . (Vedi allegato A1 del regolamento d’istituto)

-Furto, manomissione e/o falsificazione di atti pubblici;

-Introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe;

-Atti che violino la dignità ed il rispetto della persona ovvero che mettano in pericolo l’incolumità delle persone e/o la sicurezza delle strutture;

-Recidive di atti di violenza, di atti che determinino allarme sociale;

- Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse

agli Organi di legge anche per eventuali profili penali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allontanamento dalle lezioni da un minimo di 15 giorni e fino al termine dell’anno scolastico

 

 

 

 

 

 

Esclusione dallo scrutinio finale ovvero non ammissione all’Esame di Stato

 

 

 

 

 

Consiglio di classe (completo delle rappresentanze

genitori /alunni)

per sanzioni che comportano l’allontanamento

fino a 15 giorni

 

 

 

Consiglio di Istituto

per sanzioni che comportano l’allontanamento

per un periodo non inferiore a 15 gg ovvero che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione

all’esame di Stato

 

 

 

 

 

 

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE

 

 

Violazioni volontarie delle norme sulla sicurezza fissate dal Piano d’Istituto ovvero dal Dirigente Scolastico

 

 

Danneggiamento volontario di attrezzature

 e strutture 

 

 

Allontanamento dalle lezioni da un minimo di 15 giorni e fino al termine dell’anno scolastico

 

 

 

 

 

 

Esclusione dallo scrutinio finale ovvero non ammissione all’Esame di Stato

 

Consiglio di classe (completo delle rappresentanze genitori e alunni) per sanzioni che comportano l’allontanamento fino a 15 giorni

 

Consiglio di Istituto per sanzioni che comportano l’allontanamento per un periodo non inferiore a 15 giorni ovvero che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione

all’esame di Stato

 

TABELLA C

Sanzioni pecuniarie collegate alle infrazioni di cui alle tabelle A e B

DOVERI

(art.3 dello statuto)

COMPORTAMENTI

che si caratterizzano come infrazioni gravi

SANZIONE

ORGANO COMPETENTE

 

 

 

 

 

 

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE

-Infrazione al divieto di fumare all’interno della scuola;

-Infrazione alle norme che regolano il parcheggio di automezzi e ciclomotori;

-Utilizzo di cellulari o di altri dispositivi elettronici nell’Istituto durante le ore di attività didattica in violazione delle normative;

(vedi allegato A1 del regolamento d’istituto)

- Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

 

 

Misura prevista dalla normativa di riferimento

 

 

 

Ritiro temporaneo del cellulare per restituzione diretta al genitore e segnalazione all’organo competente per l’irrogazione della sanzione

(Vedi allegato A1 al regolamento d’istituto)

 

 

 

Responsabili del rispetto del divieto di fumo

ovvero

 Dirigente Scolastico ovvero suo collaboratore

 

 

 

Docente e Autorità competente per l’irrogazione della sanzione pecuniaria

 

 

 

 

RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE

Danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza;

 

Aule e spazi lasciati in condizioni tali (per eccessivo disordine o sporcizia) da pregiudicarne l’utilizzo per le attività immediatamente successive; 

 

Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

 

Rimborso del danno su valutazione dello stesso da parte della Commissione Tecnica d’Istituto ovvero dell’Ente locale proprietario

 

 

 

Dirigente Scolastico ovvero Responsabile per la sicurezza (R.S.P.P.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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